E’ la prima strada che congiungeva Trinità dei Monti (che diverrà poi piazza di Spagna), con piazza del Popolo. Accoglieva chi entrava a Roma da nord ed era suddivisa in due tratti con diversi nomi: “via dell’Orto di Napoli”, in onore di una colonia di napoletani lì accampata, e “via del Cavalletto” in omaggio a una delle torture effettuate dalle autorità pontificie. Nel 1525 Clemente VII decise di dare un volto unitario alla strada, allora nominata “via Clementina”, proprio in onore del pontefice. La realizzazione nel 1571 di una fontana ad uso pubblico con la statua di un Sileno (figura mitologica) fu la “causa” che portò al cambiamento del nome della famosa via. La statua difatti seguì le i dettami dell’era ellenistica e il risultato fu una figura brutta e deforme. Agli occhi disincantati dei romani apparve, più che un santo o un omaggio alla cultura antica, una scimmia, ribattezzarono quindi “er babbuino” che divenne poi toponimo ufficiale.

Storia interesse, ha vissuto il palazzo che si trova al civico 9. Qui infatti nel Dopoguerra aveva sede la Radi, unica emittente in funzione. In precedenze era stata, sotto l’invasione tedesca, sede della Gestapo, sloggiata dall’arrivo degli americani che vi insediarono i loro stati maggiori. Nel 2000 venne installata una targa commemorativa per Girolamo Napoleone. Oggi è sede dell’hotel di lusso de Russie.