Quinto rione di Roma, confinante a nord con Trastevere. Deve il suo nome a Ponte Sant’Angelo, non facente più parte del rione, in quanto inegrato nel 1550 con Borgo.
Anticamente la zona aveva due ponti, ponte Elio che collegava la città al mausoleo di Adriano e il ponte Trionfale, voluto da Nerone e su cui transitavano gli eserciti reduci dalle battaglie. Qui passava anche la via Trionfale (o Sacra). Più tardi venne rinominato ponte Vaticano, oggi conosciuto come ponte Rotto.

La zona di Ponte, rimase viva e attiva anche durante l’epoca medievale, grazie al porto sul Tevere da cui transitavano i numerosi materiali da costruzione. Per atale motivo dell’antica Roma non è rimasta praticamente traccia.

Essendo la zona che portava a San Pietro, Ponte godeva di una economia vivace e dinamica, che porto numerosi esponenti dell’aristocrazia e del nascente ceto mercantile a costruire i propri palazzi in questa zona. Di qui, inoltre, passava il corteo dei condannati a morte, diretti a Castel Sant’Angelo.

Con l’unione d’Italia e la nomina di Roma a Capitale (1870), il rione subì numerosi cambiamenti dovuti alla costruzione dei muraglioni lungo il Tevere (precedentemente infatti la zona aveva subito numerose alluvioni durante la piena del fiume) e tutte le vie che caratterizzavano il quartiere, vennero sostituite dal Lungotevere.