E’ il XIX rione di Roma, nonché uno dei sette colli. Nasce ufficialmente nel 1922 in seguito ad una separazione dal rione Campitelli.
Il suo stemma è un africano con un copricapo a forma di elefante con spighe d’oro, probabile richiamo ai legionari africani, capeggiati da Scipione l’Africano, che vi risiedevano.
Il nome è di derivazione etrusca, ovvero da Celio Vibienna, che fu il primo a porre un accappamento militare proprio su questo colle, che diede il via al conflitto con Aule Vipinas e Macstrina, da cui quest’ultimo uscì vincitore, divenendo re Servio Tullio.
Il rione si estende da Monti fino a Porta S. Sebastiano e da San Saba a San Gregorio.
Tra i suoi monumenti più famosi troviamo il Colosseo, la Domus Aurea e l’arco di Costantino, Villa Celimontana, la basilica dei santi Pietro e Paolo e le porte di S. Sebastiano, Metronia e Latina (era presenti altre due porte, Celimontana e Querquetulana, ora scomparse).

Trovandosi fuori dal recinto pomerio (confine sacro di Roma), era possibile edificare monumenti a divinità straniere. All’epoca reppubblicana, difatti, risalgono numerosi sepolcri (Villa Celimontana).
In epoca imperiale sorse il tempio del Divo Claudio, dedicato all’imperatore Claudio, divinizzato dopo la morte. In questio periodo l’area conobbe una ricca crescita edilizia, soprattutto per quanto riguarda le strutture militari.
Arrivando ai giorni nostri, la zona, agli inizi del XX secoli, subit vistosi ritocchi e numerose ville di lusso vennero abbattute per fare posto a strade e abitazioni più piccole.