La storia di questo quartiere che da una decina d’anni sta vivendo una rinascita culturale e sociale, complice anche una fortunata serie televisiva nota come “I Cesaroni”, che ha fatto da location per molti luoghi famosi. Non tutti sanno però che la casa dove abitava la famiglia non si trova a Garbatella ma al Pigneto. A Garbatella è possibile trovare la scuola e l’esterno del ristorante che, in realtà, è un bar della Roma (la squadra di calcio).

Il nome “Garbatella”

Da dove nasce il nome “Garbatella”? Non è sicura l’origine del nome di questo quartiere. La leggenda più famosa è quella che vede per protagonista una locandiera (la locanda sarebbe sorta su via Ostiense vicino San Paolo) di nome o Carlotta o Maria, molto garbata e bella, che desse ospitalità e accoglienza (le voci più maliziose parlano anche di altro) ai numerosi pellegrini che transitavano lungo la zona. Da qui “Garbata Ostella”, sincopato in “Garbatella”.
Un’altra ipotesi con un fondamento scientifico, si troverebbe nella coltivazione della vite “a garbata”, dove le viti vengono poggiate su alberi di olmo e acero, posseduti da monsignor Nicolai nel XIX secolo, signorotto della zona.

La nascita del quartiere

La Garbatella è un quartiere che, da una decina d’anni a questa parte, sta vivendo una rinascita. Nata come “Borgata Giardino”, doveva essere una zona per l’accesso veloce alla darsena del Tevere, che inizialmente era stata pesata dall’allora assessore capitolino, Paolo Orlando.
Borgata Giardino nasce a Piazza Brin (quella che oggi è conosciuta come “pincetto”) il 18 febbraio 1920, quando il re Vittorio Emanuele III pose la prima pietra di quelli che saranno i primi cinque lotti, per 190 alloggi. Il quinto lotto è quello più grande e maestoso. Una scaletta unisce la piazza alla via Ostiense, i Mercati Generali e la zona industriale dei Gazometri.
E il nome “Garbatella” da dove nasce? Lo scopriremo nelle prossime puntate.

Le “sgarbatelle”

Indirizzo: Piazza Longobardi (Lotto 27)
Zona: Garbatella
Periodo: Anni ’50

Nel secondo dopo guerra furono numerose le società di mutuo soccorso sorte a Roma. Oggi ci piace raccontarvi la storia delle “Sgarbatelle”, nata soprattutto per integrare la dote delle novelle spose, queste pagavano una quota settimanale che dava loro accesso a un prestito in caso di necessità.
Famose erano le scampagnate ai Castelli Romani sui celebri torpedoni. L’ultima di esse fu Derna De Angelis, morta a 94 anni nel 2008 e proprietaria del ristorante “Li scalini” (conosciuto in tutto il quartiere Garbatella e non solo) oggi gestito dalla figlia. Derna fu un pilastro non solo per le Sgarbatelle, ma per tutto il quartiere, famosa per la sua umanità e generosità. In tanti hanno potuto apprezzare un suo stornello romanesco.

Il centro anziani

Sul vecchio tratto di via della Garbatella, all’altezza della circonvallazione Ostiense, si trovava un antico casale di campagna, oggi diventato la sede del centro anziani del quartiere, posto proprio accanto all’uscita della metro. La costruzion è di origine medievale, la parte più antica fu csotruita intorno al mille su di una vigna appartenuta fin dal IV secolo al monastero di SS. Bonifacio e Alessio sull’Aventino.
La vigna copriva 22 ettari e si raggiungeva attraverso l’antica via della Moletta. La strada congiungeva la via Ostiense e la via della Travicella. 
Un’immagine del 1400, mostra il casale e la vigna coltivata con la tecnica della lavorazione “a garbata” (da cui probabilmente deriva il nome del quartiere.
Nel 1758 fu concesso in enfituesi a Giovanni Sossi e nel 1808 il canone fu venduto dai monaci, mentre nel 1851 il casale e la vigna furono ceduti al marchese Polverosi. Successivamente passarono in eredità al figlio Pio e nel 1883 furono messi all’incanto dal Tribunale di Roma e comprati dai Torlonia. I nobili lo affittarono nel 1907 a Gianni Domenico e ai suoi figli, che ne hanno tenuto la condizioni per poi cederla ai De Angelis. Nel 1971 il Comunedi Roma avviò gli atti di esproprio che si conclusero dopo alcuni anni.