E’ il quartiere XIX e si trova nella periferia est della città. Il nome deriva da Centum Cellae, una città militare costruita nel periodo della Roma imperiale. Era formata da numerose stanze (cellae), che ospitavano i 100 migliori soldati della guardi imperiale. Questi erano gli Equites Singulares e avevano il compito di garantire la sicurezza dell’Imperatore.

In epoca moderna diviene quartiere, grazie alla nascita dell’omonimo aeroporto, che è anche il primo italiano, entrato in funzione nel 1909. 
I villini circostanti sorsero come abitazioni per i militari di servizio qui. Per tale ragione, durante la seconda guerra mondiale fu bombardata considerato un obiettivo militare importante.
Con la crescente urbanizzazione, l’aeroporto venne ridimensionato e declasso a eliporto.
Nel 1944 risiedeva il comando partigiano che portò Centocelle ad essere una delle prime zone liberate durante l’invasione nazista di Roma. 
La sua popolazione era composta da operai, artigiani, piccoli commercianti, contadini e numerosi tramvieri, a causa alle numerose ferrovie che circondavano e circondano tuttora il quartiere.
Tra gli anni ’50 e i ’70 si ebbe, come in molte altre zone della città in questo periodo, una costruzione edilizia selvaggia che sconvolse l’urbanistica del quartiere. Per fortuna, a differenza di altre parti, si intervenne con un piano regolatore che diede razionalità alla struttura dell’area. 

A questo quartiere popolare è legata la figura di Pier Paolo Pasolini, che qui ambientò il romanzo Ragazzi di Vita e il film Accattone.