Negli ultimi due decenni il traffico stradario è notevolmente aumentato, ogni persona utilizza una propria macchina anche per tratti brevi e questo comporta ingorghi e caos.
La circolazione è notevolmente rallentata ed oltre all’aumento assurdo del tempo impiegato per andare da un posto all’altro, allo stress di dover stare tanto in auto e alla mancanza di movimento fisico che questo comporta, la natura è quella che ne subisce le conseguenze maggiori.
L’inquinamento dovuto a questi fattori è uno dei più evidenziati dagli scienziati del settore.
Moltissimi paesi industrializzati hanno capito che, per diminuire queste difficoltà, è necessario educare la popolazione a muoversi con mezzi alternativi. Negli Stati Uniti, per esempio, non tutti posseggono una macchina di proprietà, anzi, preferiscono muoversi con i taxi; in Giappone con treni o metropolitane, in Olanda con biciclette, per tratti piuttosto brevi.
In Italia, specialmente nelle grandi città, dove la popolazione è già tanta e viene incrementata dai numerosi turisti che arrivano attratti dalle nostre bellezze storiche e artistiche, la situazione caotica ha per fortuna iniziato a far pensare all’alternativa del taxi, anche congiunto, nel senso di più persone per la stessa corsa.
Ma quanto ci costa una corsa in taxi?
Ci conviene economicamente posare la macchina e farci portare da una parte all’altra nelle grandi città come Roma, Milano e Napoli?
La risposta è si, e vediamo nello specifico perché.
Roma
Una metropoli come Roma non può che essere super trafficata, ai tradizionali lavoratori che svolgono l’attività sul territorio si aggiungono tutti coloro che arrivano dalle zone limitrofe e le migliaia di turisti che ogni giorno affollano le famose piazze e strade.
Muoversi in auto diventa complesso ed è allora buona cosa prendere un taxi e rilassarsi nel percorso.
Le tariffe dei taxi romani vengono calcolate a corsa e non a passeggero, a meno che in un’auto da più di quattro posti ci siano più di cinque passeggeri. In quel caso dal quinto in poi si deve maggiorare la tariffa di 1 euro.
Le quote fisse, ovvero quella da e per gli aeroporti, vengono divise in giorni feriali, festivi e tariffa notturna.
Per esempio, una tratta dal centro città, nella zona delimitata “Mura Aureliana”, per o da l’aeroporto internazionale di Fiumicino viene 48 euro fisse, invece per e da l’aeroporto di Ciampino 30 euro. Una corsa per l’aeroporto di Fiumicino con origine all’interno del Raccordo Anulare non potrà superare la tariffa fissa di 70 euro.
Oltre alle tariffe fisse naturalmente troviamo quelle tassa metriche progressive, che si dividono in tre categorie, T1, T2 e T3:
T1 ovvero 1,10 euro a km per velocità superiore a 20 km;
T2 ovvero 1,30 euro a Km per velocità superiore a 20 km;
T3 ovvero 1,60 euro a km per velocità superiore a 20 km.
Lo scatto temporale applicabile per una velocità inferiore alla indicata è di 27/euro l’ora.
Il primo bagaglio è gratuito, ogni altro avrà un supplemento di 1 euro.
Il diritto fisso di chiamata da radiotaxi è di 3,50 euro.
E’ possibile comunque di usufruire di tariffe agevolate con una diminuzione del 10% per le corse verso gli ospedali romani, per le donne sole che usufruiscono del servizio notturno, cioè dalle ore 22,00 alle ore 06,00, e per i giovani usciti dalle discoteche, previa convenzione col proprietario del locale.
Le differenze con Milano.
Anche Milano è una città fortemente trafficata, dove comunque è più intrinseco nella mentalità cittadina usufruire del servizio taxi.
Per chiamare un autista è possibile sia utilizzare il telefono, sia la mail che il fax. La risposta sarà comunque veloce e sicura.
I taxi che operano sugli aeroporti lombardi devono applicare tariffe fisse, indipendentemente da quello che segna il tassametro.
La quota fissa da Milano per l‘aeroporto Malpensa e viceversa è di 95 euro, per e da l’aeroporto Linate 55 e fra i due aeroporti 110.
Le tariffe convenzionali invece si differenziano fra il servizio feriale, festivo e diurno, cono costo iniziale rispettivamente di 3,40 euro, 5,60 e 6,70.
Per quanto riguarda l’uso collettivo invece, per un minimo di tre persone con lo stesso punto di arrivo e partenza si differenziano per 1,36 euro il feriale, 2,24 il festivo e 2,68 il notturno.
Tutte le tariffe sono comprensive del tempo preso in carico e dei pedaggi autostradali.
A confronto con una delle grandi metropoli del Sud, Napoli.
Napoli è una delle città italiane più trafficate, ed a volte l’uso del taxi si rende necessario, specialmente se non si è del luogo e non si conoscono bene le strade.
La tariffa ordinaria urbana si divide in feriale, festiva e notturna, con una base fissa che parte da 3,50 euro, 5,50 e 6,50.
Scatto al tassametro ogni 48 metri e 0,05 euro ogni 8 secondi di sosta.
Per la corsa originante l’aeroporto euro 5,00 di base e per l’aeroporto euro 4,00.
Chiamata da radio taxi quota fissa di 1,50 euro.
Inoltre troviamo supplementi da aggiungere alla tariffa finale come quello per il bagaglio superiore a 40x30x20 di 0,50 euro, per un animale di piccola taglia, di 2,00 euro, e per i passeggeri superiori a quattro per i veicoli con più posti di euro 2 a persona.
Per quanto riguarda le agevolazioni invece troviamo il 10% di sconto per le corse verso gli ospedali, per le donne sole nell’orario notturno, per i disabili e per gli over 70 senza accompagnatore.
Nessun costo aggiuntivo infine per i cani guida, le carrozzine per i bambini e le carrozzelle per i disabili.
A conti fatti, il taxi si ritrova ad essere, senza ombra di dubbio, il mezzo più comodo e vantaggioso, ed il taxi a Roma risulta essere tra i più economici.