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Il ponte mancato- Scopriamo Roma

Indirizzo: via Giulia

Zona: Centro Storico (Rione Regola)

Epoca:: XVI secolo

 

Via Giulia, alle spalle del Palazzo Farnese e della bella Piazza omonima. Al di là del Tevere, la Villa Farnesina. L’arco che scavalca la Via è quel che rimane del progetto di Papa Paolo III (Alessandro Farnese), che nel ‘500 voleva collegare con un ponte sul fiume le due proprietà. I lavori furono affidati a Michelangelo, ma alla morte del Papa furono interrotti e mai più ripresi.

Fontana di Trevi- Scopriamo Roma

Indirizzo: piazza Fontana di Trevi

Zona: Rione Trevi

Periodo: 1762

E’ la più grande fontana di Roma e sicuramente tra le più famose al mondo. L’opera, inaugurata il 22 maggio 1762, poggia su palazzo Poli per una larghezza di ventisei metri e venti di altezza. Tutto l’impianto scenico si deve all’architetto Nicolò Salvi e ad almeno dieci scultori che hanno lavorato alla realizzazione della fontana.

E’ alimentata dall’acquedotto Vergine, voluto da Agrippa e risalente al 19 a.C., che prende il nome, secondo la leggenda, da una fanciulla (virgo), che ne avrebbe indicato le sorgenti ai soldati assetati. Un’antica tradizione vuole che gettando un soldino nella fontana, costringi il destino a farti ritornare nella città eterna.

Bocca della verità- Scopriamo Roma

Indirizzo: Piazza Bocca Della Verità

Zona: Rione Ripa

Epoca:: Sconosciuta

Il famoso mascherone è collocato sotto il pronao della chiesa greco-cattolica di Santa Maria in Cosmedin. Nell’antica Roma era usato come semplice tombino fognario rappresentante una divinità fluviale. La leggenda secondo la quale la Bocca della Verità tagli con un morso la mano a colui che non affermi il vero è antica, era già menzionata, infatti, nelle guide per i pellegrini nell’XI secolo.

La legenda più famosa racconta di una donna infedele condotta dal marito, giustamente sospettoso, al mascherone per essere sottoposto alla prova, che riuscì a salvare la sua mano con un’astuzia.

Il giorno della prova l’amante, fingendosi pazzo, l’assalì abbracciandola davanti a tutti. Così la donna, al momento di infilare la sua mano nella Bocca, potè giurare tranquillamente di essere stata abbracciata in vita sua solo da suo marito e da quell’uomo che tutti avevano visto.

Famosa la scena nel film del 1953, “Vacanze Romane” con Audrey Hepburn e Gregory Peck.

La bocca della Verità la puoi visitare con il nostro Tour Unusual Rome

Terme di Caracalla- Scopriamo Roma

Indirizzo: viale delle Terme di Caracalla

Zona: Centro storico (Rione S. Saba)

Epoca:: III secolo d.C.

 

Volute dall’imperatore Caracalla, costituirono uno dei più grandi stabilimenti termali imperiali di Roma.

I bolli laterizi, cioè i marchi di fabbrica, impressi nei mattoni accertano la costruzione tra il 212 e il 217d. C.

Destinate a un uso di massa del popolino e capaci di accogliere fino a 1500 persone erano, come le altre, del tutto gratuite. Per alimentarle furono costruite enormi cisterne, con capacità di circa 8.000 metri cubi, per approvvigionare le quali fu necessario creare un ramo speciale dall’acquedotto Marcio, che restò in uso fino al sabotaggio dei Goti di Vitige del 537d.C. Oggi, le Terme sono lo scenario della stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma, molto apprezzata ed estremamente suggestiva.

Piazza della Rotonda- Scopriamo Roma

Se vi fermate davanti l’hotel Sole in piazza della Rotonda potrete ammirare la targa che riporta come nel 1513 in quello che allora si chiamava “Locanda Montone”, soggiornò per due mesi Ludovico Ariosto. La piazza all’epoca figurava in maniera diversa da ora (ma non troppo). Il Pantheon era già presente, non era stata costruita la fontana di Giacomo Della Porta (i cui gradini vennero costruiti per aggirare il problema della pendenza della strada) a cui venne aggiunto l’obelisco nel XVIII secolo (questo appartenuto a Ramesse II), al posto di ristoranti e bar, erano presente bancarelle (di pesce soprattutto!) ovunque nella piazza, quasi a sommergere la facciata del Pantheon. Due papi cercarono di liberare la piazza, finché non vi riuscì Pio IX nel 1847.

Il nome “Rotonda” deriva dal tempio stesso dalla forma circolare che accoglie le ossa di Raffaello Sanzio