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Il Circo Massimo- Scopriamo Roma

E’ il più grande edificio per spettacoli mai costruito (600×140 metri), con una capienza che poteva arrivare a 250 mila persone. La tradizione vuole che il circo venne fondato da Tarquinio Prisco. Qui, sempre secondo la tradizione, dovrebbe essere avvenuto il ratto delle Sabine. Per alcuni secoli le strutture del circo rimasero in legno; le prime opere in muratura vennero avviate dopo il II secolo a.C. L’assetto definitivo lo si ebbe per mano di Cesare nel 46 a.C. Qui nel 357 Costanzo II fece portare l’obelisco di Thumtmosis III, il più alto di quelli esistenti all’epoca (32,5 metri oggi ubicato in piazza San Giovanni in Laterano). Il Circo Massimo rimase in funzione fino al 549.

Il Campidoglio- Scopriamo Roma

Il Campidoglio è considerato l’ombelico di Roma dai tempi della sua fondazione. E’ qui infatti che si raccoglievano gli abitanti della nuova città.

Nel Medioevo la zona era talmente degradata che venne ribattezzata Monte Caprino (tale soprannome viene ricordato da una delle vie d’accesso attuali).

Nel 1536 Michelangelo diede una nuova sistemazione alla piazza su commissione di papa Paolo III. Mentre poco dopo l’unità di Italia, nel 1887 fu collocata una statua di #ColaDiRienzo come polemica nei confronti del Vaticano.

Purtroppo attualmente tale statua, collocata al lato della scalinata dell’Ara Coeli, viene del tutto ignorata dai molti turisti, concentrati più sullo sforzo della salita alla piazza del Campidoglio.

Ponte Fabricio- Scopriamo Roma

Indirizzo:Lungotevere De’ Cenci (Isola Tiberina)

Zona: Centro Storico

Epoca:: 600 a.C.

Ponte Fabricio è il più antico di Roma (600 a.c.) e si trova nella sua posizione originale. Inizialmente eretto in legno, venne più volte restaurato e ricostruito fino a giungere come lo vediamo ora (tufo e travertino).

Collega l’Isola Tiberina con Lungotevere De’ Cenci ed lungo 62 metri per 5,5 metri di larghezza.

Dai romani è conosciuto come ponte quattro capi, in quanto secondo una leggenda popolare, papa Sisto V nominò quattro architetti per il restauro del ponte, i quali però si trovavano continuamente in disaccordo e ciò fece allungare molto i tempi di consegna. Così al termine dei lavori, il papa li fece decapitare sul posto, dove eresse un monumento con quattro teste a ricordo del loro lavoro. Ufficialmente le teste raffigurano Giano quadrifronte.

Secondo testimonianze lasciate da Orazio, Ponte Fabricio era anche indicato come il luogo comune dove ci si suicidava buttandosi nel Tevere.

Il Pantheon- Scopriamo Roma

Indirizzo: Piazza della Rotonda

Zona: Rione Pigna

Epoca: 27 a.c, riedificato nel 118-128 d. C.

 

Il suo nome deriva dal tempio originale voluto dall’imperatore Adriano, dedicato a “tutti gli dei”. Inizialmente infatti era un luogo di culto pagano, divenuto poi chiesa cristiana, fino al suo utilizzo attuale come mausoleo di uomini illustri (qui sono sepolti anche Vittorio Emanuele II e Umberto I).

 

La prima cosa che colpisce è l’ampio spazio, creato da un unico vano a pianta circolare coperto da un’immensa cupola emisferica di dimensioni impressionanti. Le proporzioni sono quelle di una sfera: il diametro dell’aula (43,44 m, corrispondente a 150 piedi romani) è esattamente pari alla sua altezza.

La cupola termina con un buco, del diametro di quasi 9 metri, che costituisce l’unica fonte di luce per il grande vano circolare.

Il famoso “buco del Pantheon” che da anni fa nascere la domanda: “Ma ci piove dentro al Pantheon?”

 

Quando piove, l’apertura crea un “effetto camino” cioè una corrente d’aria ascensionale che porta alla frantumazione delle gocce d’acqua. Così, anche quando la pioggia fuori è battente, la sensazione è che all’interno piova meno; sensazione rafforzata dal fatto che i fori di drenaggio sia centrali che laterali sul pavimento impediscono il formarsi di pozzanghere. Svelato quindi l’arcano.

 

I motivi che portarono a lasciare la cupola scoperta erano duplici: per prima cosa, la copertura avrebbe portato al suo crollo per via del peso eccessivo, quindi un motivo pratico. La seconda ragione è di tipo simbolico, ovvero per parlare direttamente con le divinità. Secondo noi c’entra anche l’incantevole fascio di luce che si crea quando il sole penetra all’interno della struttura.

Una cupola a risparmio- Scopriamo Roma

Indirizzo: via del Caravita 8/a

Zona: Rione Pigna

Epoca:: 1650

Nella bella chiesa di Sant’Ignazio, percorrendo la navata centrale, non possiamo fare a meno di ammirare il meraviglioso affresco prospettico di Andrea del Pozzo, raffigurante la Gloria di Sant’Ignazio.

Rimanendo con il naso all’insù, mentre procediamo verso l’altare, notiamo anche la cupola.

Ma c’è qualcosa di strano! Passo dopo passo le linee si distorcono, la cupola sembra piegarsi.

Poi invece realizziamo: è un trucco prospettico dell’artista. La cupola non c’è, è dipinta.

Castel S. Angelo- Scopriamo Roma

Indirizzo: Lungotevere Castello

Zona: Prati

Epoca: II secolo d.C.

Edificato intorno al 123 d.C. come sepolcro per l’imperatore Adriano e la sua famiglia, viene trasformato nel 271d.C. dall’imperatore Aureliano in avamposto fortificato.

Subisce nel tempo molte altre trasformazioni: usato come carcere e come splendida dimora rinascimentale, è collegato al Vaticano dal “Passetto” e fu utilizzato come rifugio da papa Clemente VII, durante il Sacco di Roma dei Lanzichenecchi del 1527.

La Mole Adriana dal 590 assunse il nome di Castel Sant’Angelo, dopo l’apparizione miracolosa dell’Arcangelo Gabriele, che annunciava la fine della peste. Oggi il monumento è museo nazionale.

Scopri Castel S. Angelo nei nostri “Taxi City Tour“.

Anna Magnani- Scopriamo Roma

Nata il 7 marzo 1908 a Roma. Dove esattamente è celato sotto una nube di mistero. Nannarella ha sempre affermato di appartenere a Trastevere, qui dove “la vera Nannarella esce fuori, quella sboccata e trasandata.“. Non conobbe mai il padre e mantenne il cognome della madre, per evitare quello del padre, Del Duce, così che nessuno potesse dire che era “la figlia Del Duce”. Nonostante le difficoltà economiche riuscì a studiare presso un collegio francese, ma non vi rimase troppo, iscrivendosi all’Accademia di arte drammatica. Nel 1934 conobbe Totò con il quale iniziò un importante sodalizio. Da qui in poi la sua è un’ascesa inarrestabile, grazie anche all’autenticità dei suoi personaggi che la portò a marzo del 1956 a vincere l’Oscar. Era la prima attrice italiana a vincerlo. Da qui in poi saranno numerosi i premi vinti (Golden Globe, 2 David di Donatello, una seconda nomination agli Oscar).

Chiudiamo questa breve panoramica sulla vita della Magnani, con un cameo che Fellini le dedicò nel film Roma. che a nostro avviso ben racchiude il suo carattere in pochissimi secondi.

S. Giovanni in Laterano- Scopriamo Roma

Indirizzo: Piazza di S. Giovanni in Laterano

Zona: Celio

Epoca: IV secolo

 

La Basilica di San Giovanni in Laterano è una delle quattro basiliche maggiori di Roma è la cattedrale della diocesi di Roma. E’ la più antica delle basiliche d’Occidente.

Si trova sul colle Celio, circondata dal complesso del Palazzo Pontificio del Laterano, il Palazzo dei Canonici, il Pontificio Seminario Romano e la Pontificia Università Lateranese. Il vasto complesso si trova in zona extraterritoriale riconosciuta dallo Stato Italiano alla Santa Sede.

Nacque come edificio per le riunioni pubbliche e per l’amministrazione della giustizia. Con la diffusione del Cristianesimo venne trasformato in maestosa struttura ecclesiastica, adatta ad accogliere un gran numero di fedeli.

La Basilica sorge sullo stesso luogo della basilica eretta da Costantino intorno al 314 d.C. su terreni già di proprietà della nobile famiglia dei Laterani, dalla quale prende nome tutta l’area. Nel corso dei secoli ha subito numerosi danni e restauri e continuamente arricchita nel corso dei secoli.

La facciata è stata realizzata da Alessandro Galilei, mentre l’interno è del Borromini. La struttura attuale venne commissionata da Innocenzo X in occasione del Giubileo del 1650.

Della struttura medioevale restano il pavimento, il tabernacolo e il mosaico dell’abside.

Attorno alla basilica sono numerose le leggende e i misteri. Il più interessante è quello che deriva dal nome, il quale parrebbe non nascere dalla famiglia nobile dei Laterani, ma da un fatto che coinvolge Nerone. E’ risaputo, infatti che l’imperatore non amasse Poppea, sua moglie, o le donne in generale, ma desiderasse molto un erede. Ai saggi e medici della sua cerchia disse che se non avessero trovato un modo per fargli partorire un figlio, li avrebbe uccisi tutto. Per salvarsi uno di loro gli fece bere una pozione stordente che conteneva una rana viva. La rana cresceva nel corpo di Nerone causandogli forti dolori. I medici a questo punto gli fecero assumere un forte emetico. La rana uscì fuori gracidando e lui la baciò, convinto fosse sua figlia. I romani esclamarono “lata rana!” ossia rana tenuta in seno e partorita. Trovandosi la villa di Nerone nello stesso luogo dove si trova la basilica, i cronisti medievali credettero di trovare un collegamento tra questa leggenda e il nome della costruzione.

Piazza di Spagna- Scopriamo Roma

Indirizzo: Piazza di Spagna (nel ‘600 Piazza di Francia)

Zona: Centro Storico (Rione Colonna)

Epoca:: 1725

 

Piazza di Spagna, con la scalinata di Trinità dei Monti, è una delle più belle e famose piazze di Roma.

Qui troviamo anche la famosa fontana della Barcaccia, scolpita dai maestri del primo barocco romano Pietro Bernini e da suo figlio Gian Lorenzo.

La monumentale scalinata di 135 gradini, fu realizzata per collegare l’ambasciata borbonica spagnola (a cui la piazza deve il nome) alla chiesa di Trinità dei Monti.

Progettata da Alessandro Specchi e Francesco De Sanctis, fu inaugurata da papa Benedetto XIII in occasione del Giubileo del 1725.

In primavera è addobbata splendidamente con molte varietà di azalee e famosa per le numerose sfilate che effettuate lungo la scalinata che da Trinità dei Monti, porta alla piazza.

Piazza Farnese- Scopriamo Roma

Indirizzo: Piazza Farnese

Zona: Centro Storico

Epoca:: 1545

 

Prima dell’arrivo di Alessandro Farnese, la piazza era ben lontana dall’avere un aspetto sontuoso. Quando era ancora cardinale, infatti il futuro papa Paolo III, acquistò varie case sulla piazza per poi demolirle e costruire quella che sarebbe diventata la sua futura residenza. I lavori iniziarono nel 1514 (sotto la guida di Antonio da Sangallo) e si interruppero per qualche anno durante il Sacco di Roma. Ripresero nel 1546, dopo che Alessandro Farnese venne eletto papa. Questa volta affidò i lavori direttamente a Michelangelo. L’anno prima la piazza era stata lastrica. Mentre per quel che riguarda i due vasconi centrali, arrivano nel Seicento. Molto probabilmente vennero prelevati dalle terme di Caracalla. Queste però erano puramente ornamentali e, a beneficio del popolo venne fatta costruire una fontana a inizio di via Giulia, la Fontana del Mascherone.

Attualmente il palazzo Farnese ospita l’ambasciata di Francia.