L’Isola Tiberina è nata a causa di un alluvione in epoca pre-romana. E’ collegata alle sponde dal Ponte Cestio e dal Ponte Fabricio.
E’ fin dall’epoca repubblicana associata alla salute, in quanto durante un’epidemia di peste, una nave di ritorno dalla Grecia (la quale si era recata a pregare il dio Esculapio affinchè ponesse fine alla pandemia che fece più di 10 milioni di morti in 30 anni), si incagliò sulle sue rive. Da questa ne uscì un serpente, simbolo del dio Esculapio. Da qui i romani interpretarono il segno come volontà del dio di costruire un tempio in suo onore (289 a.C.). Leggenda vuole che l’acqua della sua fonte avesse poteri curativi.
Nel X secolo l’imperatore Ottone III, fece erigere sulle sue rovine del tempio la chiesa Chiesa di San Bartolomeo (ancora visibile e in buono stato).
Nel XVI secolo, proprio a causa di tale credo dell’isola come luogo di cura, venne eretto l’ospedale, tutt’oggi ancora operativo e conosciuto come “Fatebenefratelli”.