Un piccolo oblò, nel muro opposto all’antico portale ligneo di Santa Sabina, ci permette di osservare un albero all’interno del chiostro del convento.
Secondo la tradizione sarebbe la prima pianta d’arancio trapiantata in Italia. San Domenico la portò dalla Spagna (suo paese natio) nel 1220.
L’albero è ritenuto miracoloso perché nel corso di otto secoli si è rinnovato su se stesso producendo ancora bellissime arance. Un’altra leggenda è legata a quest’albero: nel 1379 S. Caterina da Siena avrebbe raccolto qui le 5 arance, poi candite, che portò ad Urbano VI. Il dono voleva dimostrare al papa, conosciuto per il suo difficile carattere, come anche un frutto aspro potesse potenzialmente divenire dolce.
Visto che siete qui a Santa Sabina, lì vicino potrete notare una pietra nera con una storia particolare che potete leggere qui