Indirizzo: Piazza della Rotonda

Zona: Rione Pigna

Epoca: 27 a.c, riedificato nel 118-128 d. C.

 

Il suo nome deriva dal tempio originale voluto dall’imperatore Adriano, dedicato a “tutti gli dei”. Inizialmente infatti era un luogo di culto pagano, divenuto poi chiesa cristiana, fino al suo utilizzo attuale come mausoleo di uomini illustri (qui sono sepolti anche Vittorio Emanuele II e Umberto I).

 

La prima cosa che colpisce è l’ampio spazio, creato da un unico vano a pianta circolare coperto da un’immensa cupola emisferica di dimensioni impressionanti. Le proporzioni sono quelle di una sfera: il diametro dell’aula (43,44 m, corrispondente a 150 piedi romani) è esattamente pari alla sua altezza.

La cupola termina con un buco, del diametro di quasi 9 metri, che costituisce l’unica fonte di luce per il grande vano circolare.

Il famoso “buco del Pantheon” che da anni fa nascere la domanda: “Ma ci piove dentro al Pantheon?”

 

Quando piove, l’apertura crea un “effetto camino” cioè una corrente d’aria ascensionale che porta alla frantumazione delle gocce d’acqua. Così, anche quando la pioggia fuori è battente, la sensazione è che all’interno piova meno; sensazione rafforzata dal fatto che i fori di drenaggio sia centrali che laterali sul pavimento impediscono il formarsi di pozzanghere. Svelato quindi l’arcano.

 

I motivi che portarono a lasciare la cupola scoperta erano duplici: per prima cosa, la copertura avrebbe portato al suo crollo per via del peso eccessivo, quindi un motivo pratico. La seconda ragione è di tipo simbolico, ovvero per parlare direttamente con le divinità. Secondo noi c’entra anche l’incantevole fascio di luce che si crea quando il sole penetra all’interno della struttura.