Oggi il taxi può essere facilmente riconosciuto grazie alla presenza dell’insegna luminosa sopra il tetto della vettura con la scritta taxi. Il colore delle auto utilizzate in questi anni è il bianco anche se in passato sono statti utilizzati altri colori. Ecco una breve guida in merito alle colorazioni dei taxi e il suo cambiamento nel corso del tempo. Infatti devi sapere che il bianco che puoi vedere per le strade oggi è solo l’ultimo dei colori scelti per i taxi. In questo viaggio attraverso la storia si parte dalle origini per passare poi al periodo degli anni ’70 per arrivare ai giorni nostri.
Scopri le curiosità relative a queste auto presenti in tutte le città italiane e del mondo.

I colori dei taxi: Verde-nero, giallo e bianco

I taxi nacquero in Germania alla fine del 1800 quando venne l’idea di impiegare l’automobile per offrire ai cittadini un servizio pubblico di mobilità. In pochi anni questa pratica si diffuse in tutto il mondo e infatti a New York venne fondata la prima società del settore. Per rendere le auto più riconoscibili vennero dipinte di giallo. Negli anni ’40 l’avvento della radio portò grandi miglioramenti nel servizio diventando uno strumento fondamentale per i taxi. In origine i taxi presentavano una colorazione bicolore nera e verde. Nel mezzo era presente una striscia che separava i due colori. Questa presentava dei colori diversi a seconda del comune di appartenenza. Quindi ad esempio nel caso di Roma la linea centrale era giallo e rossa. Le ragioni per cui venne scelta questa colorazione sono da ricercare nell’ideologia fascista. Infatti ciò si evince dalla scelta di questi colori da parte dello stesso Mussolini per la realizzazione delle divise dei giovani Balilla. Una legge degli anni ’20 impose ai taxi di avere questa determinata colorazione.

Il colore dei taxi negli anni ’70

Il nero-verde rimase in uso per diversi anni dopo la caduta del regime fascista. Infatti devi sapere che il nuovo codice della strada italiano degli anni ’70 liberalizzò la scelta del colore dei mezzi pubblici. Molti optarono per la scelta del giallo riferendosi a quelli utilizzati negli Stati Uniti. Sono infatti famosissimi quelli ad esempio della città di New York. Il motivo della scelta del colore è da ricercare nel fatto che rendevano più facile e immediata l’individuazione del veicolo nel traffico. Ma la scelta si rivelò presto sbagliata per diversi motivi. Per prima cosa i tassisti erano costretti a pagare di con i propri soldi la verniciatura del veicolo in quanto il giallo non era un colore di serie. Inoltre al momento della vendita la macchina aveva meno appeal in quanto quel coloro era principalmente identificato appunto con il taxi. Nel 1993 entrò in vigore in Italia una legge che impose a tutti i tassisti operanti sul suolo italiano di acquistare una macchina di colore bianco nel momento in cui si intendeva sostituire il proprio veicolo. C’è ancora qualcuno che non ha venduto il proprio vecchio mezzo e per questo motivo in città come ad esempio Milano può capitare di vedere circolare taxi di colore giallo.