La cooperativa Samarcanda ha rafforzato il servizio di taxi solidale, iniziato in modo informale e volontario. Da settembre 2018 sono 9.800 i chilometri percorsi e circa 800 le corse effettuate nel territorio di Roma, da e per gli ospedali, per consentire a persone malate e indigenti di poter effettuare le terapie

 

ROMA – Dal primo febbraio è stato rafforzato, con l’impegno dell’intera cooperativa, il servizio di Taxi solidale di Samarcanda. Infatti, in aggiunta all’attività del gruppo dei tassisti volontari, la cooperativa di taxi Samarcanda 06.5551, facendosi carico del costo, ha esteso all’intero parco di 350 auto la possibilità di effettuare corse solidali.

Iniziato in maniera informale due anni fa durante uno sciopero della categoria, quando alcuni tassisti di Samarcanda si resero disponibili per consentire a pazienti in stato di indigenza di poter raggiungere i luoghi dove effettuare le indispensabili terapie e avviato in maniera strutturata dall’autunno del 2016 con la creazione del gruppo dei tassisti volontari, il servizio di Taxi solidale di Samarcanda, si avvale per la necessaria selezione dei casi di persone in stato di effettivo bisogno, della collaborazione della Croce Rossa Italiana Area Metropolitana, della Comunità di Sant’Egidio, del progetto Chicco di Senape e dell’associazione Frà Albenzio onlus. Avviata con il municipio 1 potrà, inoltre, essere ampliata agli assessorati alle politiche sociali dei municipi di Roma Capitale che ne faranno richiesta, la collaborazione con il servizio di taxi solidale per l’individuazione delle persone in stato di indigenza che ne potranno usufruire.

Da settembre 2018 ad oggi sono 9.800 i chilometri percorsi e circa 800 le corse effettuate nel territorio di Roma, da e per gli ospedali, per consentire a persone malate ed indigenti di poter effettuare le terapie.

“Il servizio portato avanti esclusivamente dal gruppo di tassisti volontari ha potuto coprire circa la metà delle domande – spiega Giancarlo Brischi, coordinatore del progetto Taxi solidale di Samarcanda – dal primo di febbraio, con la nuova organizzazione, che in maniera diversa coinvolge tutti i soci, stiamo dando risposta a tutte le richieste pervenute”. “Il coinvolgimento in azioni di solidarietà sociale – sottolinea Fabrizio Finamore, presidente della cooperativa di taxi Samarcanda – è parte integrante dei valori con cui i tassisti tessono il senso di appartenenza alla città dove vivono e lavorano, la mission morale che Samarcanda cerca da sempre di portare avanti. Ci sono persone che vivono in stato di tale indigenza che non vanno a fare le cure se non hanno chi li accompagna. E, chi ha veramente bisogno, in generale non chiama perché non sa o non gli viene neanche in mente di poter usufruire di un servizio messo gratuitamente a disposizione. Senza andare a sostituire il ruolo delle istituzioni, attraverso l’attenta azione di filtro delle richieste metteremo a disposizione il servizio nei municipi per i casi individuati come più bisognosi”.

Il modello del Taxi solidale di Samarcanda è stato presentato nei giorni scorsi a Bruxelles nell’ambito della EU Industry Week 2019. Mentre è in preparazione un sito dedicato, per informazioni sul servizio contattare direttamente la Croce Rossa Italiana Area Metropolitana, la Comunità di Sant’Egidio, il progetto Chicco di Senape l’associazione Frà Albenzio onlus e i municipi aderenti di Roma capitale.

(Francesca Mezzelani)

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