La Chiesa di Santa Passera è un piccola chiesa romana risalente al V secolo, che si trova sulla sponda del Tevere nella zona di via della Magliana, nella periferia sud- ovest di Roma.
La peculiarità principale è il nome con cui è conosciuta, in quanto nel cristianesimo non sono mai esistite sante con tale nome. Le ipotesi da cui deriva sono due:
- la prima che nasce da una storpiatura del nome originale del complesso sacro. La chiesa infatti venne edificata in onore di due santi provenienti dall’Egitto, Ciro e Giovanni, il cui titolo diventa “Abbàs Cyrus” (Padre Ciro). Le varie storpiature nei secoli lo avrebbero trasmorformato in Abbaciro, Appaciro, Appàcero, Pàcero, Pàcera e infine Passera;
- la seconda ipotesi invece vede la derivazione da Santa Prassede, tant’è che Santa Passera si “festeggia” il 21 luglio in concomitanza con le celebrazioni per la martire (realmente esistita).
La chiesa fece da sfondo anche alcune scene del film Uccellacci e Uccellini di Pasolini.
Il complesso è così composto:
Chiesa: del XIV secolo, ad unica navata con abside e soffitto ligneo, edificato su un preesistente mausoleo romano.
Oratorio: si trova nella parte inferiore e risale al V secolo, e vi si accede da una porta esterna. Qui troviamo l’iscrizione “Corpora sancti Cyri renitent hic atqvee Ioannis qvoae quondam romae dedit Alexandria Magna” (Qui risplendono i santi corpi di Ciro e Giovanni che un giorno la grande Alessandria dette a Roma).
Cripta: di tipo ipogea a pianta rettangolare custodiva i corpi dei due martiri e santi a cui erano dedicato il complesso. La sua datazione risale tra fine II e inizi III secolo. Le salme dei due monaci vennero mandate a Roma per paura della profanazione dovuto all’invasione dei Saraceni in Egitto. Anche qui la sepoltura rimase segreta, per paura di essere profanta, fino alla scoperta della cripta avvenuta nel 1904.